Il Preparatore Atletico Marzio Cretì intervistato da Puglia Sport News,

06.05.2020

Marzio Cretì: Preparatore Ateltico A.C. Nardò.

Allievi ammessi al corso di Preparatore Atletico dal Settore Tecnico della FIGC, con i complimenti di tutta la grande famiglia A.C. Nardò al "nostro" Marzio.

Nardò 06 maggio 2020

Riportiamo integrale intervista a Puglia Sport News fatta dal Direttore del Blog Simone Cataldo. 

Buon pomeriggio Marzio! Innanzitutto vorremmo domandarle: in cosa si è cimentato nel periodo di quarantena per occupare il tanto tempo a disposizione?

“Nel corso di questi mesi ho seguito numerosi corsi online, riguardanti la preparazione atletica, per aggiornarmi. Negli ultimi tempi ha fatto anche la richiesta per essere ammesso ad un corso di Coverciano, che mi potrà permettere di divenire un preparatore atletico a livello professionistico. Perciò passo le mie giornate studiando e tenendomi in forma, perchè anch’io mi alleno”.

A suo avviso quanto potrebbe influire a livello di gioco una ripresa nelle prossime settimane? Lei come sta organizzando il programma dei suoi ragazzi e come si tiene in contatto con essi?

“Sotto l’aspetto fisico la ripresa sarà molto difficile, perchè ogni calciatore dovrebbe recuperare quegli aspetti sport specifici nei quali gli atleti non si sono cimentati. In questi mesi di sosta i nostri ragazzi si sono allenati tra le mura delle loro abitazioni, chiaramente rispettando le regole stabilite dal governo. Io personalmente fornisco una scheda ogni settimana alla squadra che, prevede un lavoro che dev’essere seguito dal martedì alla domenica, con il riposo stabilito per il giorno di lunedì. Ho fatto questa scelta perchè volevo che i ragazzi si avvicinassero a quella che è la settimana tipo durante l’intero arco della stagione. Andando nel dettaglio, ci sono giorni in cui si lavora prevalentemente sull’aspetto aerobico con lavori intermittenti e di potenza aerobica. Invece, vi sono altri giorni in cui si lavora sulla forza, con l’utilizzo di protocolli particolari come quello Hiit. Quest’ultimi sono molto intensi e permettono di allenarsi ad alto livello di intensità in spazi stretti. Con tutti gli atleti ci sentiamo sul nostro gruppo WhatsApp e privatamente con ogni singolo ragazzo. Loro mi aggiornano sulla loro condizione e su come hanno risposto agli allenamenti da me somministrati e proposti”.

Dall’attuale situazione al calcio giocato: ci vorrebbe descrivere la stagione del Nardò secondo il suo punto di vista?

“Siamo partiti male sotto il punto di vista dei risultati, seppur le prestazioni fossero rincuoranti e di livello. Soprattutto nel prime partite raccoglievamo pochi punti, ma i ragazzi giocavano bene, ahimè chi non ha visto le partite non può dire il contrario. Poi, per fortuna sono cominciati ad arrivare i risultati e la svolta è avvenuta quando abiamo ottenuto 10 risultati utili consecutivi. Nel girone di ritorno poi siam partiti molto bene e a otto giornate dalla fine eravamo in lotta per la salvezza. Ci mancavano ancora 24 punti a disposizione e, sono certo che se il campionato fosse continuato avremmo ottenuto la salvezza senza particolari difficoltà”.

Lei che ha vissuto il mister in primo piano, sia la domenica che nel corso della settimana in allenamento, ci vorrebbe dire qual’è stato il punto di forza di Foglia Manzillo?

“Il mister ha sempre creduto nel gruppo perciò, ha riposto sempre fiducia in tutti i ragazzi. Il suo è stato un lavoro prevalentemente mentale, più che fisico o tecnico. Ha trovato il giusto metodo per comportarsi con i ragazzi, dal momento in cui ha dovuto guidare un gruppo molto giovane, ricco di atleti che vivevano la Serie D per il primo anno nella loro carriera. Il compito principale del tecnico è stato quello di infondere fiducia in tutti gli atleti, per far sì che si migliorasse la situazione iniziale”.

A suo avviso ci sono gli spiragli per poter ripartire in questa stagione?

“Secondo me questa stagione può esser considerata terminata perchè non ci sono le condizioni per riprendere gli allenamenti. Il calcio è uno sport di contatto e, non prevedere questo fattore nel corso di un allenamento o di una partita significherebbe denaturare questo sport. Credo che finché non si troverà una cura o un vaccino, sarà difficile pensare alla ripresa. Se non si parte da un vaccino, vedo difficile poter riprendere. Al momento non riesco ad immaginare 20 giocatori in uno spogliatoio, senza mantenere la distanza di un metro”.

Per concludere, secondo lei quali potrebbero essere le soluzioni per far riprendere il calcio giocato e, quali per poter dare dei verdetti?

“Secondo me bisognerebbe innanzitutto stanziare dei finanziamenti per le squadre dilettantistiche, questo però sarà compito del Governo. Tutti noi siamo coscienti del fatto che le squadre riescono ad andare avanti grazie ai soldi degli sponsor oppure con l’ausilio degli incassi domenicali. Queste società già con fatica riescono a fornire uno stipendio ai propri dipendenti nei periodi di normalità, figuriamoci in questo momento senza entrate reali. Si potrebbero aiutare le società con iscrizioni gratuite o finanziamenti a fondo perduto. Per quanto concerne i verdetti sono certo che nessuna soluzione potrebbe accontentare tutti, anzi, ogni scelta potrebbe essere criticata da un certo numero di club”.

Ringraziamenti all’ufficio stampa del AC Nardò e al preparatore atletico dei neretini, Marzio Cretì.

Comunicato A.C. Nardò.
Alessandro Mirarco questa sera in diretta streaming.