
Juniores Nardò, il tabù del Giovanni Paolo II colpisce ancora: seconda sconfitta interna consecutiva
Domani turno infrasettimanale a Gravina.
MARCATORI: A. Vono (S), M. Perri (S), G. Mazza (S), S. Scalinci (N), B. Leone (N).
NARDO’: G. Conte, M. Castelluzzo, C. Aprile, A. Masciullo, M. Quarta, G. Forcignano, M. Mileti, N. Vergallo, I. De Matteis, Marulli, B. Leone
A disposizione: L. Pando, G. D'Agostino, A. Presta, M. Strusi, A. De Carlo, G. Stanisci, A. Leo, S. Scalinci, Greco. All: Fiore Michele
SAMBIASE: M. Cullice, S. Bruno, S. Conidi, S. Pugliese, D. D'Auria, E. Natoli, G. Mazza, M. Panebianco, A. Vono, M. Fratto, M. Perri
A disposizione: S. Saladino, F. Curcio, E. Fiorentino, A. Esposito, G. Formosa, D. Milano, M. Foniciello, G. De Pace, M. Lukino. All: Cuda Santo
ARBITRO: A. Tomaselli
ASSISTENTI: L. De Gaetanis, A. Casula
STADIO: Comunale Giovanni Paolo Ii, Nardò
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Alla pari della prima squadra, non riesce a sfatare il tabù casalingo nemmeno la Juniores del Nardò, che, al Giovanni Paolo II, incappa nella seconda sconfitta interna consecutiva. Un risultato amaro, ma che va letto oltre il mero punteggio: la gara ha mostrato due volti opposti della squadra, tra un primo tempo spento e una ripresa arrembante.
Primo tempo da dimenticare
La partenza dei granata è svagata, con ritmi sonnolenti e poca incisività. Gli ospiti, al contrario, appaiono subito più concentrati, organizzati e determinati. Le prime due reti nascono da incursioni sulle fasce, con errati posizionamenti difensivi che spalancano la porta agli avversari. Due gol in fotocopia, anche se il secondo è viziato da una trattenuta evidente non rilevata dal direttore di gara. Il terzo sigillo arriva su una sfortunata deviazione, che chiude il primo tempo sullo 0-3, lasciando poco spazio all’ottimismo.
Ripresa di carattere
Nel secondo tempo, complice qualche cambio e probabilmente una sonora strigliata negli spogliatoi, il Nardò cambia volto. Scalinci accorcia subito le distanze, riaccendendo la speranza e dando il via a una rimonta che sembrava possibile. Il rischio contropiede è alto, ma Conte tra i pali si esalta con interventi decisivi. A metà frazione arriva anche il 2-3 firmato Leone, e da lì in poi è forcing costante. Gli ospiti appaiono in affanno atletico, ma il pareggio non arriva, nonostante l’assalto finale.
Cosa resta e cosa serve
La sconfitta brucia, ma il secondo tempo lascia segnali incoraggianti. La squadra ha bisogno di trovare la giusta concentrazione e un approccio più deciso sin dal primo minuto. Le individualità non mancano, ma il gruppo deve ancora trovare il proprio assetto ideale. Il tempo per farlo c’è, e la voglia non manca.
💪 Forza ragazzi, il cammino è ancora lungo e tutto da scrivere.